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21 Settembre
Centri sollievo in piazza il 21 settembre a Treviso per la Giornata Mondiale dell’Alzheimer
18 le realtà attive nel Distretto ULSS Treviso, 5.100 le ore di sollievo donate ogni anno grazie a 200 volontari
Sabato pomeriggio, dalle 15:30 alle 18:30, in Piazza Borsa a Treviso: giochi, canzoni e attività insieme agli ospiti, ai loro familiari e ai volontari dei 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS Treviso, per conoscersi e scambiare opinioni e idee in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
L’evento è organizzato da Volontarinsieme Odv, la più grande rete di associazioni di volontariato del territorio provinciale, che abbraccia oltre 300 esperienze di solidarietà, gruppi e associazioni, e dai Centri Sollievo Alzheimer del Distretto ULSS di Treviso, in collaborazione con ISRAA e l’Azienda Socio Sanitaria Marca Trevigiana, con il patrocinio dei 18 Comuni del distretto (Treviso, Motta di Livenza, Quinto di Treviso, Breda di Piave, Oderzo, Roncade, Casier, Paese, San Biagio di Callalta, Istrana, Ponte di Piave, Spresiano, Maserada sul Piave, Ponzano Veneto, Villorba, Mogliano Veneto, Preganziol, Zero Branco).
Sarà possibile incontrare i volontari e ci saranno giochi e attività di stimolazione. Saranno donati ai visitatori dei piccoli gadget realizzati proprio dagli ospiti dei Centri Diurni Sollievo Alzheimer che accolgono persone con fragilità. Non mancheranno musica e animazione con danze popolari, all’insegna della sensibilizzazione e del coinvolgimento della comunità trevigiana. Un momento anche per dare informazioni. La data scelta per l’iniziativa non è casuale: il 21 settembre ricorre infatti la Giornata Mondiale dell’Alzheimer.
Il pomeriggio si apre alle 15:30 con i saluti istituzionali. Alle 16 iniziano i giochi con la “Danza del Fazzoletto”, mentre alle 16:15 si gioca alla “Tana del Coniglio”. Alle 16:35 si canta con Carletto e la sua fisarmonica, mentre alle 16:50 la gara di Tiro a segno. Si prosegue alle 17:05 con la chitarra di Edoardo, mentre alle 17:20 un nuovo gioco con il tiro ai birilli. Un momento musicale con protagoniste le percussioni è previsto alle 17:45. Alle 18 si chiude con la consegna di riconoscimenti ai volontari e con i saluti istituzionali.
I Centri Sollievo Alzheimer sono un servizio gratuito per le famiglie, gestito dal volontariato con la coordinazione dell’ULSS 2, messo in campo per accompagnare e supportare offrendo qualche ora di pausa dall’accudimento alle famiglie e uno spazio protetto e sereno per le persone con demenze lievi o moderate.
I NUMERI
Sono 18 i Centri Sollievo attivi nel Distretto ULSS di Treviso. Seguono complessivamente 193 persone, di cui 167 con Alzheimer e 26 con Parkinson. Il 65% degli ospiti dei centri sono donne, mentre il 35% sono uomini. Complessivamente, sono 1.700 le giornate annue di apertura dei centri, con 5.100 ore di sollievo effettuate. Sono aperti due giorni la settimana. L’apertura è garantita dall’impegno incessante di 200 volontari, dei quali l’85% sono donne over 60, con pregresse esperienze di assistenza di persone con demenze all’interno della propria famiglia. Le attività svolte all’interno dei Centri di Sollievo sono concordate con lo staff di professionisti messi a disposizione dall’ULSS 2 Marca Trevigiana e con i volontari presenti, formati per poter gestire tali situazioni. Si tratta, in particolare, di attività di stimolazione cognitiva finalizzate a rallentare il decadimento funzionale e dell’umore. In genere, gli ospiti sono accompagnati ai Centro Sollievo dai loro parenti, ma in casi di difficoltà finanziaria e mancanza di rete familiare, attraverso le associazioni si appoggiano al progetto di trasporto sociale “Stacco”, anch’esso garantito dal volontariato del territorio, e che da aprile 2023 è disponibile anche per i Centri Sollievo Parkinson.
Rispetto agli anni pre covid, le demenze sono in aumento in particolare tra le donne. Preoccupa soprattutto l’abbassamento dell’età con cui la patologia si presenta: sono sempre di più casi di insorgenza nella fascia 50-55 anni. Purtroppo, il numero di volontari attualmente non consente di dare risposta a tutte le richieste di assistenza pervenute ai Centri. Il rapporto per garantire una buona assistenza, infatti, è di 1 a 1, quindi il numero di volontari necessario è molto elevato.
“Offrire un supporto gratuito alle famiglie che in casa hanno persone affette da patologie legate al decadimento cognitivo, grazie a preparati e motivati volontari dei Centri Sollievo, è sicuramente un sostegno fondamentale per i caregiver di queste persone e di conseguenza per la comunità del territorio – dichiara Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 –. Sapere che il proprio familiare viene accolto e seguito da persone preparate non può che veramente dare un “sollievo” a chi per qualche ora ha necessità di prendersi cura di sé, per potersi poi dedicare all’assistenza quotidiana di una persona con malattie come l’Alzheimer o il Parkinson. L’attività di coordinamento svolta dai professionisti Ulss 2 è preziosa, e per questo ringrazio i miei collaboratori – continua Benazzi –, ma senza il volontariato non sarebbe sufficiente perché solo le sinergie messe in campo possono dare continuità al progetto. Auspico un sempre maggior coinvolgimento di persone che possano donare qualche ora del loro tempo a beneficio di questo prezioso progetto che realmente fa la differenza nella qualità di vita delle persone e delle famiglie e non posso che rivolgere un grande grazie a tutti i volontari e gli enti che lo promuovono con competenza nel territorio”.
“I centri di sollievo rappresentano un concreto aiuto da parte del mondo del volontariato alle famiglie che con il progredire di queste patologie devono necessariamente gestire il loro caro anche nelle funzioni più elementari della quotidianità, con la difficoltà di conciliare la propria vita con l’assistenza – spiega Anna Corò, presidente di Volontarinsieme OdV –. Il tema del decadimento cognitivo avrà un impatto crescente sul sistema sociale ed economico trevigiano, dove il numero di persone con fragilità e relativi bisogni di accudimento e cura andrà sicuramente a crescere nei prossimi anni, mentre al contempo le reti familiari si riducono quando addirittura non esistono, anche alla luce di una popolazione sempre più composta da nuclei monoparentali. Un fenomeno che diventa una questione sulla quale il nostro sistema deve porsi interrogativi e trovare risposte, proprio di sistema, pubblico-privato, dove il volontariato può fare sia da volano che da attore in campo. Oggi però mi rivolgo e lancio un appello anche ai nostri giovani: abbiamo bisogno di voi, perché per far funzionare i centri sollievi serve un esercito di volontari, preparati e motivati, senza i quali i Centri Sollievo non potranno andare avanti”.
“ISRAA da vent’anni lavora nel territorio per dare un supporto ai Centri Alzheimer – spiega il direttore di ISRAA Treviso, Giorgio Pavan – nell’territorio dell’ULSS 2 sono 10.000 le persone con forma di decadimento cognitivo, solo 1.200 nel comune di Treviso. Di queste, solamente 2.000 sono ospiti in una struttura, le altre 8.000 vivono in casa propria. Questo significa che si tratta di un tema importante. ISRAA collabora oggi con 14 dei 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS di Treviso. L’evento di sabato ci vede presenti per sottolineare l’importanza di creare una rete di solidarietà e di supporto alle famiglie all’interno della comunità”.
“Nei Centri Sollievo operano tanti volontari, motivati e opportunamente formati, con il supporto di professionisti, cercando di dare qualcosa che sia il più idoneo possibile alle esigenze della singola persona – dice Bruno Cescon, referente associazione Auser Insieme Prato Ganzolo APS di Preganziol, centro sollievo Incontro – le persone entrano in un luogo protetto e si sentono a casa. Il sollievo consiste proprio nel dare ossigeno a famiglie, a figli, che si trovano sempre più spesso compressi con l’esigenza di dare assistenza ai genitori e le proprie esigenze familiari. Ringraziamo Volontarinsieme per aver coordinato l’organizzazione dell’evento, mettendo in rete i 18 Centri Sollievo del Distretto ULSS di Treviso”.
20 ANNI DI CENTRI SOLLIEVO ALZHEIMER NELLA MARCA TREVIGIANA (2004-2024): STORIA E NUMERI
I primi Centri Sollievo nel territorio trevigiano nascono vent’anni fa come iniziativa spontanea sorta all’interno del mondo del volontariato. I primi progetti promossi da associazioni del territorio portano alla costituzione delle prime esperienze di sollievo. La prima a Riese Pio X nel 2004, realizzata grazie ad un bando di finanziamento del CSV di Treviso. Grazie al sostegno del CSV, negli anni successivi nascono nuove esperienze di sollevo, arrivando a costituire nel 2012 un nucleo di Centri Sollievo in grado di presentarsi alla Regione del Veneto per ottenere un finanziamento. Nel 2013 viene formalizzato dal CSV Treviso un progetto per formalizzare i Centri Alzheimer dell’ex ULSS 9 di Treviso, con soggetto promotore l’ULSS stessa e gestore il CSV Treviso. Nascono così i primi Centri Alzheimer del Distretto di Treviso, gestiti da associazioni di volontariato. A seguito della delibera regionale n. 1873 del 2013, i Centri Sollievo arrivano nel 2014 a un riconoscimento formale da parte della Regione del Veneto, entrando a pieno titolo a far parte del sistema di assistenza sociosanitario offerto alle famiglie che accolgono in casa persone con patologie legate al decadimento cognitivo. In un decennio, dal 2014 a oggi, la rete regionale dei Centri Sollievo è cresciuta costantemente grazie all’instancabile lavoro dei volontari e delle associazioni e al ruolo di incubatore di Volontarinsieme. Oggi, sul territorio provinciale dell’ULSS 2 Marca Trevigiana (comprensiva dei tre Distretti di Treviso, Asolo e Pieve di Soligo) sono attivi 47 Centri Sollievo dedicati all’Alzheimer e 5 Centri dedicati al Parkinson, con il coinvolgimento di 790 di volontari, 605 di ospiti, 322 familiari, per oltre 5.000 giornate di attività e circa 16.000 ore di sollievo “donato” alle famiglie. Di questa rete fanno parte i 18 Centri Sollievo del Distretto di Treviso. La possibilità di poter accedere ad un centro sollievo viene concessa solo dopo una diagnosi di demenza emessa da un centro demenze.
Ufficio stampa